Anxhela inizia il suo percorso di sarta nel 2005 frequentando la scuola di sartoria dove fin da subito le hanno insegnato come usare la macchina da cucito e realizzare i primi vestiti; dal 2009 ha fatto per quattro anni l’insegnante di alta moda in una scuola a Tirana in Albania, suo paese natale.
“Mi ricordo che da bambina ho rovinato tutti i vestiti di mia madre e le lenzuola dei letti per fare dei vestiti, e tutt’ora lo faccio, prendo in mano vecchi vestiti per sistemarli e rinnovarli.” ❤️
Anxhela cresce in una famiglia dove il padre vorrebbe per lei un futuro sicuro da infermiera, e dove allo stesso tempo la madre invece la spinge a inseguire i suoi sogni perché sapeva che Anxhela è nata per fare questo lavoro e giocare sull’accostamento dei colori nelle stoffe.
“Per fare un fiore con il giallo tu vedi prima il verde, o un marrone, perché dentro al colore c’è tutto! Puoi vestire un colore, ma puoi anche vestire tanti colori che magari stanno bene insieme, basta che stiano bene con il colore che hai vestito di base; ad esempio: io mi vedo in blu, che mi piace tanto, ma quando me lo vedo addosso non è il mio colore, o mi piace il giallo, ma quando ce l’ho addosso sembro ammalata, sono colori che ti fanno capire anche cosa ti piace nella vita, per dire, ho capito nei colori che quelli che amano le letture e i disegni preferiscono i colori caldi, mentre chi ha una mente più scientifica predilige i colori freddi.
Io lavoro molto col rosso e il bianco, che sono i colori dell’Albania, il mio paese, dove si usano colori molto vivaci, mi piace vedere quello che fanno i stilisti famosi e vedere i vestiti di alta moda, però poi torno sempre sul mio stile, che è quello ho nel sangue, e una volta in Albania si usavano tanto i vestiti a quadretti rossi, che a me piacciono moltissimo, facevo anche le giacche, con quadretti sia piccoli che grandi, e probabilmente ce l’ho nel sangue perché è qualcosa che viene dallo stesso paesino dal quale provengo io, perché è una cosa che non mi ha detto nessuno, mi viene naturale e basta, senza capire da dove viene quel colore che mi piace. Mia figlia più grande ha preso da me per quanto riguarda i colori che le piacciono, le piacciono i colori caldi e vivaci; la seconda e la terza invece sono come loro nonna che viene da un paese situato vicino al mare e preferiscono i colori freddi come il blu, il paese da cui provengo io invece si trova vicino alle montagne.“
Anxhela prima di aprire il negozio qui a Spilimbergo ha fatto un’esperienza lavorativa di tre anni a Pordenone.
Ora è parte della comunità di Spilimbergo e lascia sempre la porta aperta per chiunque voglia entrare nel suo negozio anche solo per farle un saluto.
“È un sogno che ho avuto per tanti anni e una volta realizzato i miei famigliari non mi hanno più chiesto <<Ma cosa stai facendo con tutta questa stoffa, ma ti senti bene? E perché tutti i vestiti sono per terra? E perché sono tagliati?>> e adesso non me lo chiedono più perché è il mio lavoro, e sono sempre felice di quello che faccio.
Io ho iniziato la mia carriera qui grazie a mio marito che si è occupato di aprire il negozio per me e dopo essersi occupato dei documenti ho potuto dare il via alla mia attività dopo due settimane.
Essere artigiano per me vuol dire essere sempre disponibile al 100% per aiutare gli altri, ed essere sempre presenti nel vivo della comunità. Ad esempio quando entra in negozio una donna incinta che chiede come devono essere i primi vestiti di un neonato, le maniche e tutto il resto, saper adattare un capo di abbigliamento per una determinata condizione e modificarlo e renderlo originale, questo è essere artigiano per me.”
Anxhela fa lavori su commissione e ultimamente rinnova vestiti vecchi che hanno bisogno di nuova vita, vestiti realizzati con la massima cura dei dettagli per cui sarebbe un peccato gettarli via perché dietro ad essi c’è tanto lavoro dato che i vestiti realizzati al giorno d’oggi non hanno più la stessa attenzione per i dettagli ma sono realizzati nel minor tempo possibile per essere già pronti da indossare.
“Ho realizzato un vestito per una ragazza che ha compiuto diciott’anni e la reazione che ha avuto l’ha lasciata senza parole, la stoffa l’ho presa ad Oderzo e poi ho realizzato il vestito.
Lavoro tanto sui vestiti per bambini, sono quelli che preferisco, e quindi faccio spesso vestiti per le mie figlie. Ai vestiti per bambini non attacco mai dei bottoni perché c’è il rischio che se li mangino e si facciano del male, quindi cerco di fare vestiti pratici che si prestino per i bambini piccoli.”
“Questo modello in rosa è accoppiato con la giacca rosa della madre anche questa senza bottoni perché deve tenere il bambino in braccio.
Il cappotto a cui sto lavorando ora lo sto realizzando partendo da zero, non c’è ritaglio, è tutto liscio perché la stoffa ha bisogno di spazio, i vestiti hanno bisogno del loro spazio, le maniche le ho realizzate con un’attaccatura alla spalla che fa effetto gilet, ma non è un gilet, è tutto unito, la lavorazione si limita al colletto e alle maniche, per il resto è liscio così com’è come i vestiti d’alta moda.
I vestiti dei bambini sono quelli sui quali preferisco lavorare, per me devono essere perfetti, curati da dentro a fuori, lì mi sento libera quando lavoro sui vestiti dei bambini! Ma in realtà tutti i vestiti sono belli per motivi diversi, e ognuno al proprio momento.“
Ad Anxhela piace così tanto il suo lavoro che a volte si perde nel cucito anche durante tutta la notte finché non vede il sole entrare dalle finestre del suo negozio: “Io lavoro sempre di notte quando faccio vestiti per me o per mie figlie e mio marito, questo gilet l’ho cucito per lui, lui è anche quello che mi critica di più, a lui questo gilet non piace perché per lui è da donna, ma è un modello unisex, è nero a fiori grigi, la stoffa l’ho trovata a Valvasone.
Tutti i vestiti che faccio, li faccio con emozione, perché devo vedere come mi viene il lavoro, perché non puoi trovare un vestito che cominci e puoi finire come piace a te, puoi fare un modello e quando ci lavori sopra, il modello cambia in corso d’opera e viene fuori un modello completamente diverso e magari più bello ancora.”
Anxhela spera in futuro di poter realizzare un corso di sartoria gratuito per i più giovani, anche collaborando con altri paesi dove lei potrà contribuire con i suoi vestiti per bambini: “per quanto riguarda i vestiti di alta moda nessuno pensa ai bambini, io invece mi concentro su di loro perché i bambini sono il futuro!” ❤️
Progetto scolastico:
Dettaglio d’abito di dama di corte
Brillanti e paillettes cuciti interamente a mano
Dove trovarla e contattarla:
https://www.instagram.com/amurati530/
Via XX Settembre 15 Spilimbergo (PN)
0427 953671