Leonardo Zanin
È un artigiano che dà il via alla propria attività nel Novembre del 1982 seguendo una ricerca casuale dopo che una cliente della madre parrucchiera gli suggerì di seguire il percorso di orafo.
“Essere artigiani spesso è molto bello perché intraprendi su te stesso e metti in gioco ogni giorno te stesso, perché ogni giorno noi siamo precari, quando apriamo la porta noi siamo precari, e bisogna abituarsi a questo sistema, a questo modo di essere. Ormai sono tanti anni che lavorato in questo ambiente, e l’artigiano ha dovuto o tentato di trasformarsi in qualcosa di diverso perché, l’artigiano non può più occuparsi solo della traduzione ma deve preoccuparsi della parte contabile, della parte amministrativa, della parte divulgativa, ed è tutto difficilissimo.
Io vivo lavorando con le mani e al banco di lavoro e il tempo in una giornata non è così tanto da poter neanche usare il mercato su internet o altre cose.”
I suoi lavori sono tutti su commissione dei clienti e personalizzati per ognuno di essi; ogni gioiello viene disegnato e realizzato da lui, anche in sinergia col cliente stesso che gli dà le idee: “I materiali che adopero principalmente sono l’oro l’argento e le pietre preziose; queste innescano, appunto, le forme e gli oggetti che poi ne derivano dalla lavorazione.”
Leonardo ha anche una sua linea personale prodotta sempre in funzione delle pietre preziose che acquista, e da una tradizione orafa friulana.
“Il lavoro che eseguo è prettamente manuale con tecniche anche riprese migliaia d’anni fa, come la fusione in osso di seppia o lo sbauzzo, perciò penso che effettivamente venga mantenuta una tradizione orafa friulana: nel Medioevo l’orafo era un fabbro che vagava per i castelli dove effettivamente poteva trovare i materiali preziosi, e questo l’ho trasformato all’interno del mio laboratorio.”
Per Leonardo ogni lavoro è importante e fondamentale, e a volte è diverso dal quotidiano, come quando ha presentato alcuni dei suoi lavori da “Tiffany” a New York, e quando alcuni artisti di “Folk Est” che vengono premiati con le sue creazioni vengono a cercarlo per ringraziarlo del dono fatto.
Come ogni lavoro è importante e fondamentale, anche le procedure, dalla riparazione di una catenina all’incastonatura di un brillante vengono fatte con la stessa passione.
“Spilimbergo mi ha dato la possibilità di vivere e di crescere, partecipando alla comunità ho avuto modo di confrontarmi varie volte con le associazioni, e anche con i vari presidenti della Pro Loco.
Sono organizzatore anche di un evento, che è la “Crazy Cup”, perciò ho anche avuto modo di tastare la possibilità e la volontà di queste persone di essere a favore e mai contro a dir la verità.”
Dove trovarlo e contattarlo:
Via Mazzini 6, Spilimbergo
https://www.facebook.com/leolaboratorioorafo