Macia dei Libri: Il Bambino Narratore “Educare con le storie alla ricerca del senso perduto”
Giovedì 11 aprile, ore 20.45 SPILIMBERGO, Biblioteca Civica IL BAMBINO NARRATORE Educare con le storie alla ricerca del senso perduto Incontro per adulti e ragazzi con Fabrizio Silei A seguire PICCOLO OMAGGIO PER FABRIZIO a cura dei ragazzi e delle educatrici del Progetto Giovani INGRESSO LIBERO Fabrizio Silei è nato a Firenze nel 1967, autore di albi, saggi, romanzi e racconti rivolti a bambini e ragazzi, si dichiara “ricercatore di storie e vicende umane”, non riuscendo a dimenticare gli anni passati a lavorare, come sociologo, su identità e memoria. Esperienze che si riversano nei suoi libri. Libri di grande successo, in Italia e all´estero. Nel 2014 riceve il Premio Andersen come miglior autore, con la motivazione “Per essere la voce più alta e interessante della narrativa italiana per l´infanzia di questi ultimi anni. Per una produzione ampia e capace di muoversi con disinvoltura e ricchezza fra registri narrativi diversi.” Fra i suoi libri “Se il diavolo porta il cappello” (Salani); “La doppia vita del signor Rosemberg” (Salani); “Mio nonno è una bestia!” (Il Castoro), “L’autobus di Rosa” (Orecchio Acerbo) con le illustrazioni di Maurizio A. C. Quarello
Macia dei Libri: Un confronto tra Lettori
Giovedì 11 aprile, dalle ore 8.30 Venerdì 12 aprile, dalle ore 9.00 SPILIMBERGO, LA MACIA DEI LIBRI: UN CONFRONTO TRA LETTORI Fabrizio Silei incontra i ragazzi della Scuola Secondaria di 1° e 2° grado per parlare con loro dei libri da lui proposti. Messaggio ai lettori Sono tantissimi i libri che ho amato e che amo, così tanti che quando mi è stato chiesto di indicarvene alcuni mi è girata la testa. Avrei voluto che una macia fosse lunga un chilometro e forse, anche così, non sarebbe bastata a indicarvi tutti i libri che vorrei che leggeste. Alcuni mi hanno fatto ridere, altri commosso o spaventato, tutti mi hanno aiutato a capire un po’ meglio me stesso e ad andare avanti. Non vengo da una famiglia in cui si leggeva e rammento bene cosa ho provato quando da bambino ho finito di leggere il mio primo libro importante. Era stato faticoso, ma anche bellissimo. Mi sentivo un po’ eroico al termine dell’impresa. Quel giorno ho capito che i libri erano come tante porte aperte su altre vite e su altri mondi e che la vita non mi sarebbe bastata per esplorarli tutti. Non sapevo ancora che i libri e le storie me l’avrebbero salvata, la vita. Così ho voluto condurvi per mano di fronte ad alcune di queste porte meravigliose, spero che decidiate di aprirne una e di esplorare il mondo che cela. Ne uscirete mutati, ne sono certo. Con l’augurio che la macia della vostra vita di lettori sia lunga milioni di vite e di storie. Fabrizio Silei
Mostra “L’autobus di Rosa”
Sabato 30 marzo, ore 10.30 SPILIMBERGO, Biblioteca Civica L’AUTOBUS DI ROSAdi Fabrizio Silei e Maurizio Quarello Apertura della mostra delle illustrazioni originali La mostra sarà aperta negli orari della Biblioteca Civica fino a venerdì 19 aprile INGRESSO LIBERO La biblioteca è aperta al pubblico con il seguente orario: Lunedì 15-19 Martedì 09.30-12 15-19 Mercoledì CHIUSA Giovedì 09.30-12 15-19 Venerdì 09.30-12 15-19 Sabato 09.30-12 “L’autobus di Rosa” di Fabrizio Silei e Maurizio A. Quarello Oggi prendo l’autobus. Ben è sull’autobus assieme al nonno, destinazione Detroit. E a Detroit la meta è l’Henry Ford Museum. Ben si stupisce, non conosceva la passione del nonno per le automobili, ma non sono le automobili ad interessare il nonno, bensì un vecchio autobus accanto al quale c’è il ritratto di una donna. E davanti a quel ritratto inizia il racconto. Una storia di divieti, di ingiustizie, di morte: la storia dei neri d’America. Le parole del nonno diventano figure e sfilano davanti agli occhi di Ben: bastoni insanguinati, cappucci bianchi a nascondere l’identità, posti sull’autobus negati. Ora è l’autobus ad essere al centro perché quel giorno, il primo dicembre del 1955, il nonno era sull’autobus in cui era seduta Rosa Parks, una donna nera che ebbe il coraggio di dire No all’ingiustizia, che non volle lasciare il suo posto sull’autobus, si fece arrestare, e diventò un simbolo della lotta contro la segregazione razziale. Un libro bello e commovente, le figure che alternano grigi cupi e materici, al colore dell’America raccontata da Hopper, fanno parte della perfetta imbastitura che l’albo illustrato pretende, le parole dell’autore sono un monito e una speranza. Come Ben abbiamo un nodo alla gola, ma sappiamo di poter mangiare il gelato seduti dove vogliamo. Silvana Sola (tratto dal blog zazienews – l’almanacco dei libri per ragazzi)