Centro Storico di Spilimbergo

Nel cuore del Friuli, a metà strada tra le spiagge adriatiche e la montagna, a due passi dalle grandi città, sorge Spilimbergo.

Borgo di antiche origini, ebbe grande splendore nel Medioevo e nel Rinascimento. Spilimbergo conserva ancora oggi l’impianto urbano dell’epoca, con strade porticate, vicoli e piazzette, palazzi affrescati e innumerevoli opere d’arte nelle chiese.

Anima di Spilimbergo è sempre stato il commercio; il cuore pulsante era la piazza Duomo, centro delle attività amministrative ed economiche. Qui tenevano banco i mercanti che arrivavano dalle città vicine risalendo il guado del Tagliamento (da vedere la Chiesetta dell’Ancona, un tempo meta di pellegrinaggi). In questa bella piazza si svolgevano le trattative, si eseguivano i controlli sulle merci e si pagavano le gabelle. Restano a testimoniarlo il duecentesco Palazzo del Daziario, sede dei magistrati, e il palazzo della Loggia (XIV se.), dove venivano immagazzinate le merci ed effettuati controlli. Su una colonna del portico è tuttora incisa la Macia, l’antica unità di misura di lunghezza, che serviva per controllare la regolarità delle compravendite.

Come conseguenza dello sviluppo commerciale, nel ‘300 il piccolo abitato crebbe a dismisura, tanto che furono erette tre successive cinte murarie.

La Torre Orientale (1304) faceva parte della prima cerchia. Tra i palazzi si può ammirare la Casa Dipinta, affrescata nel XVI secolo con scene della vita di Ercole.

Superata la torre, si aprono il Borgo di Mezzo e il Borgo Nuovo, tagliati a metà dal Corso Roma, asse portante della città storica. Della nuova cinta muraria che proteggeva queste borgate, resta ancora la Torre Occidentale. Lungo questa via le famiglie arricchite edificarono tra il ‘500 e il ‘700 i loro palazzi, in particolare il Palazzo Monaco (XVI secolo).

Ai margini dei borghi principali, il borgo popolano della Valbruna, con il Palazzo Spilimbergo di Sopra, e il Broiluccio (ora piazza Borgolucido), con i suoi caratteristici edifici, un tempo spiazzo aperto destinato alle riunioni dell’Assemblea popolare.

Di particolare interesse storico e artistico la chiesa di San Giuseppe e Pantaleone (detta dei Frati, XIV sec.) dove è conservato il prezioso Coro Ligneo realizzato nel 1475 dall’intagliatore vicentino Marco Cozzi e la Chiesa di San Giovanni (XIV sec.), sede della confraternita dei Battuti.